L’accoglienza trasforma da forestiero a ospite. Una riflessione alla luce della Terza Lettera di Giovanni

Résumé

Tra gli scritti neotestamentari ci sia una brevissima epistola, secondo la tradizione attribuita all’apostolo Giovanni, che è in gran parte dedicata al tema dell’accoglienza cristiana dei fratelli, anche forestieri, che grazie alla cordiale apertura diventano ospiti. Proprio quest’idea costituisce l’oggetto della presente riflessione. Dopo alcune informazioni sul mittente e sul destinatario della lettera, si analizzano i passaggi che contengono l’elogio dell’ospitalità di Gaio nei confronti dei fratelli (1,5.6.8). Sebbene in prima istanza l’ospitalità auspicata si riferisca ai fratelli cristiani, compresi i forestieri, cioè quelli non conosciuti personalmente da Gaio, che si sono messi a predicare il Vangelo, la lettera postula un atteggiamento identico anche nei confronti di tutti gli stranieri (compresi i non cristiani). Questo ha una importante dimensione missionaria, in quanto permette loro di contemplare il vero volto di Cristo misericordioso, perché attraverso l’ospitalità cristiana possono sperimentare concretamente la bontà di Dio e riconoscere nei discepoli di Gesù i seguaci di Dio stesso, che è Padre di tutti gli uomini.